mercoledì 28 gennaio 2015

Quiche Zucchine Silana e Pomodori

Gola gola delle mie brame, perché sei la più sgangherata del reame?
Su un blog di cucina parlare di gola porta subito a pensare a qualcosa di buono, goloso, ma... la gola alla quale mi riferisco è la mia, che ad ogni minima escursione termica, con una folata di vento anche primaverile, ecco che si "indigna" e contrariata si arrossa talmente tanto da far diventare complicata la deglutizione stessa!
E allora .. via con propoli spry versione strong, fumenti di acqua bollente con camomilla o erbe dai nomi assurdi, prese in erboristeria per calmare l'irritazione, prima che degeneri in un' afonia prolungata per giorni, un'afonia che passa prima per una fase di voce sexy un po' roca e poi sfocia spesso in una reale impossibilità di emettere un suono decente!
Fossero tutti questi i mali?
Che sarà poi un mal di gola!?
Quanto è vero, eppure una serie di circostanze di salute non eccellenti negli ultimi mesi, stamattina mi hanno fatto esclamare: " e noh! la gola noh!".
Eppure nei mali di stagione, per quanto possano esser fastidiosi, c'è qualcosa di rassicurante, sai cosa hai di fronte, sai come gestirli ( a meno di sfigate complicazioni!) e così, per quelle/i come me che hanno avuto diversi periodi di non buona salute nella vita, difficili da risolvere con una semplice visita dall'ormai inesistente medico della mutua, ecco allora che un "bel" mal di gola ha la sua minima rilevanza, nonostante il fastidio.
Eh già, perché le priorità e l'importanza delle cose nella vita di ognuno di noi, è data dagli eventi che abbiamo percorso o che ci hanno investito e segnato in qualche modo, si chiamano: esperienze e nelle esperienze la differenza la fa non tanto quello che è accaduto ma ciò che abbiamo imparato e compreso, questo dipende molto dalla capacità del singolo.
Ad ogni modo, tornando alla mia gola, l'esperienza mi insegna che questo caso la situazione strizza l'occhio a febbre o influenza, quindi stare al caldo, prendere antinfiammatori naturali per quanto possibile, tisane con miele, spremute di vitamina C e magari qualcosa di buono che ti sollevi l'umore!
Così passando dal mal di gola a qualcosa che fa piacere alla gola, una bella fetta di quiche o torta salata, chiamatela come volete, con: zucchine, provola Silana, pomodori, aneto e origano.
Potete usare per la base, una pasta sfoglia o una pasta brisè fatta da voi, come io preferisco oppure una di quelle preconfezionate, mi raccomando leggete sempre le etichette al momento dell'acquisto e scegliete il prodotto migliore, senza additivi e con ingredienti chiari.
La torta si assembla in breve tempo ed otterrete un piatto che può essere un pasto veloce a pranzo o in porzioni più piccole, può costituire un buon aperitivo tra amici.


Quiche Zucchine Silana e Pomodori



Ingredienti
per 4 persone

250 GR PASTA SFOGLIA o PASTA BRISE'
3 ZUCCHINE MEDIE
80 GR DI SALAME STAGIONATO
100 GR PROVOLA SILANA (o altro formaggio semi stagionato vaccino)
50 GR DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
8 POMODORI CILIEGINO
1 UOVO
1 PRESA ABBONDANTE DI SALE FINO
3 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
1/2 CUCCHIAINO MIX DI ANETO E ORIGANO

Occorrente
STAMPO da 24 cm
CARTA FORNO
MANDOLINA

Per cominciare lavate i pomodori e tagliateli a metà, per far perdere un po' di acqua in eccesso.
Lavate e asciugate le zucchine, tagliatele a rondelle sottili con la mandolina o con il coltello.
Tagliate a dadini o listarelle la provola Silana e battete l'uovo in una piccola cocotte.
Accendete il forno a 200°gradi statico.

In un recipiente versate: le zucchine tagliate, una presa di sale, l'aneto, l'origano, l'olio extravergine d'oliva, la provola Silana, l'uovo e mescolate con un cucchiaio.
Tagliate a dadini il salame e aggiungetelo al composto, mescolando.
Rivestite uno stampo con carta da forno, adagiate la pasta di brisé o sfoglia, spessa circa 1 centimetro (tirata col il matterello qualora l'aveste fatta voi!) bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta, versate il composto sulla sfoglia, distribuitelo in modo uniforme, aggiungete i pomodorini e spolverate con il Parmigiano Reggiano grattugiato, arrotolate i bordi della sfoglia verso l'interno della tortiera e infornate a 200°gradi per 20 minuti, poi abbassate a 180° ventilato per circa 10 minuti.
Non appena la torta risulterà dorata, tirate fiori, aspettate 10 minuti, tagliate e servite.


Nota
Quì la ricetta della pasta brisé .
Quì la ricetta della pasta sfoglia ovviamente essendo questa una ricetta salata, niente zucchero.

venerdì 16 gennaio 2015

TARTE TATIN

Il tempo passa veloce, corre con in mano una staffetta che cerchi di afferrare, ma l'impresa pare impossibile!
Il tempo è sempre in anticipo di qualche secondo su di te e va.. e tu dietro, a volte trafelata, altre a passo spedito, altre ancora avanzi lenta quasi a dire: fermati un attimo!
Ma il tempo.. non aspetta, sarà una frase retorica ma quanto è vera.
Qualcuno dice che uno dovrebbe godersi il viaggio, non solo la meta, ma a me pare che godere del tempo mentre si marcia è molto complicato, troppe cose che girano intorno, in mezzo, davanti, dietro.
Tanta confusione, tante parole, tante situazioni inutili che ci impediscono di assaporare il tempo del silenzio e della contemplazione.
Non che si debba diventare monaci Buddisti, non che ci sia nulla di male a diventarlo, sia chiaro!
Parlo di fermarsi un attimo, senza temere di aver perso qualcosa.
Avete mai provato a togliere l'audio alla tv?
E' una cosa che faccio spesso, un esempio sciocco eppure molti programmi sveleranno tutta la loro idiozia, tutta la loro crudezza e tristezza, molte immagini vi appariranno magnifiche, altre insignificanti, ma vi assicuro che farete molta più attenzione a quello che guarderete, fermerete lo sguardo, l'attenzione.
Un attimo di attenzione in più per osservare, per parlare, lasciare qualche minuto in più al pensiero nella testa, prima di regalarlo al mondo con una parola o un gesto, molte cose forse, dico forse, andrebbero meglio.
Oh mamma mia, che riflessione lunga!!
E tutta questa riflessione dove mi porta?
A questo week end, nel quale spero di trovare del tempo per me, rilassarmi chiudendo fuori il rumore e magari iniziare la giornata con una colazione sublime, una fetta di torta tutta francese: la Tarte Tatin.
Tutti conoscono questa torta, un guscio friabile di brisée, mele, una spolverata di cannella e del caramello morbido a completare, un inizio di giornata ottimo!
Per chi ancora non lo sapesse, la Tarte Tatin fu creata per errore dalle sorelle Tatin intorno la fine del 1800.
Le sorelle Tatin, gestivano un ristorante, un giorno una delle due dimenticò di mettere la pasta brisée sotto le mele che caramellarono con il burro e lo zucchero, per rimediare posero la pasta sopra le mele, completarono la cottura della torta e alla fine capovolsero tutto, creando uno dei dolci più famosi e apprezzati della Francia e non solo!
La mia versione è liberamente ispirata al sito francese Milleur du Chef, la ricetta della brisée è la stessa mentre ho modificato, per questione di gusto, la quantità di mele e il caramello nelle dosi.
La Tarte Tatin va consumata calda o tiepida, magari accompagnata da panna acida o da gelato alla vaniglia, ma vi assicuro  che anche semplice è ottima come dessert o per iniziare una giornata.


TARTE TATIN




Ingredienti
per 6/8 persone

Pasta Brisée
250 GR DI FARINA "00"
125 GR DI BURRO (Lurpak per me)
1 TUORLO D'UOVO
4/5 CUCCHIAI DI ACQUA FREDDA
1 PIZZICO DI SALE FINO
1 BACCA DI VANIGLIA BOURBON (o una bustina di vanillina)

Copertura
4/5 MELE (preferibilmente Renette)
1 LIMONE
80 GR DI BURRO
100 GR DI ZUCCHERO SEMOLATO
1/2 CUCCHIAINO DI CANNELLA IN POLVERE

Occorrente
STAMPO 24 cm (che possa essere usato sui fornelli e nel forno)
SETACCIO
CARTA PELLICOLA
RECIPIENTI
MATTERELLO

Per cominciare preparate e pesate gli ingredienti, setacciate la farina in un recipiente cui aggiungerete un pizzico di sale e i semi della bacca di vaniglia (incidendola con un coltello nel senso della lunghezza e raschiando via i semi).

Brisée
Alla farina unite il burro freddo a dadini, iniziate a lavorare con la punta delle dita (come si fa per la frolla) e dopo qualche minuto aggiungete il tuorlo d'uovo e piano piano i cucchiai di acqua, sempre continuando ad impastare, fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Fate una palla  con la pasta ottenuta, ricoprite di carta pellicola e mettete in frigorifero per 30 minuti.
Accendete il forno (statico) a 190°gradi.

Copertura
Mondate le mele, eliminate il torsolo e dividete in 8 spicchi, strofinate le mele sbucciate con il limone, mettetele in un recipiente e spolverate con la cannella.
Ponete il burro a dadini nello stampo per torta, mettete su fuoco basso e appena inizia a sciogliersi, aggiungete lo zucchero semolato a pioggia distribuendolo su tutta la base dello stampo, lasciate sciogliere, ogni tanto roteate la pentola invece di usare palette.
Appena lo zucchero inizia ad imbrunire, allontanate lo stampo dalla fiamma, aggiungete gli spicchi di mela partendo dal bordo a formare dei cerchi concentrici, posizionandole come delle mezze lune una accanto all'altra, cercate di riempire tutti gli spazi e rimettete lo stampo sul fuoco medio per 10 minuti, senza girare o muovere la pentola.

Stendete la pasta brisée con un matterello, leggermente più ampia della circonferenza dello stampo, bucherellatela con una forchetta, facendo un piccolo foro anche nella parte centrale per far fuoriuscire il vapore in cottura.
Spegnete il fuoco, ponete la sfoglia di brisée sulle mele, rimboccate i bordi verso l'interno e infornate a 190°gradi per 25 minuti, poi abbassate la temperatura a 170° mettete ventilato per circa 8-10 minuti, non appena si colora, spegnete.
Tirate fuori la torta e capovolgetela su un piatto (meglio se di coccio o ceramica) facendo attenzione a non scottarvi, il caramello colerà fuori capovolgendola.
Et voilà.. ecco pronta la vostra Tarte Tatin!

TARTE TATIN


Nota
E' importante capovolgere la torta appena sfornata o il caramello raffreddandosi vi impedirà l'operazione.
Fondamentale la scelta del burro di ottima qualità, possibilmente burro prodotto con sistema di centrifugazione.






giovedì 8 gennaio 2015

Bifun con verdure saltate

 Bifun? Cos'è?
Me lo sono chiesta anche io la prima volta che ho sentito questo nome.. eppure lo avevo già mangiato o meglio, mangiati!
I Bifun altro non sono che i tipici spaghetti giapponesi fatti di riso, sono leggeri, senza glutine e saziano facilmente, se li abbinate a delle verdure saltate, ecco pronto un pasto sano e nutriente.
Il riso è un alimento ricco di carboidrati con poche proteine e pochissimi grassi, facilmente digeribile grazie all'assenza di glutine, è povero di sale quindi ottimo per chi soffre di pressione alta.
Queste sono solo alcune delle qualità di questo alimento, che è piatto cardine nell'alimentazione di molti paesi come: il Giappone, la Cina, l'India.
Cucinare questi spaghetti è semplicissimo, in circa 15 minuti avrete un primo piatto ottimo, colorato e gustoso e in linea con la dieta disintossicante post bagordi Natalizi!


Bifun con verdure saltate




Ingredienti
per 2 persone

100 GR. BIFUN
1 ZUCCHINA GRANDE
1 PORRO
2 CAROTE
6/7 FUNGHI CHAMPIGNON PICCOLI
SALE
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
ANETO

Occorrente

1 PENTOLA
1 PADELLA
1 COPERCHIO

Per cominciare lavate le verdure, mondate le carote e riducetele in piccole listarelle, tagliate allo stesso modo la zucchina.
Tagliate il porro a rondelle e i funghi finemente.
Mettete a bollire dell'acqua in un recipiente.

In una padella versate 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, mettete su fuoco medio basso e aggiungete le carote tagliate a listarelle, coprite con il coperchio, lasciate andare per 5 minuti mescolando ogni tanto.
Aggiungete poi le zucchine, i funghi, il porro tagliato a rondelle e una presa di sale, coprite e lasciate andare altri 7 minuti circa, mescolando ogni tanto.
Appena l'acqua bolle salatela, versate i Bifun, spegnete il fuoco e coprite con un coperchio, lasciate 3 minuti, tirate fuori gli spaghetti con una forchetta per colare un po' d'acqua e versateli nella padella, togliete il coperchio, alzate la fiamma per 1 minuto circa, aggiungendo se necessario un po' d'acqua di cottura, non mescolate troppo o gli spaghetti si spezzeranno tutti, piuttosto aiutate il condimento ad amalgamarsi agitando la padella.
Impiattate, spolverate con un po' di aneto e serviteli caldi.



lunedì 29 dicembre 2014

Capodanno e belle sorprese!

E' un po' che sono latitante con nuove ricette, ma osservo le altre foodblogger in azione, giro in rete e quando posso: viaggio, assaggio e provo nuovi ingredienti e combinazioni.
La cucina è un arte divertente, curiosa, interessante e anche faticosa.
La cucina è condivisione, ricordo e sperimentazione, mettere le mani in un impasto lievitato, sentire i profumi di un piatto appena fatto, assaggiare un nuovo sapore, tutto questo fa bene all'anima.
Vero è, che in Italia siamo fortunati: il clima, la terra, la famosa dieta mediterranea, ci hanno permesso di essere noti in tutto il mondo per il nostro cibo, come allo stesso tempo ben noti lo siamo anche per altre vicende legate al nostro paese che di lustro ce ne danno ben poco; ma per una volta comportiamoci come gli stranieri: diamo valore a ciò che abbiamo, curiamolo, preserviamolo e tornerà indietro molto più di ciò che abbiamo dato.
In questa annata nera per l'olio extravergine d'oliva colpito dai parassiti che hanno ridotto drasticamente la produzione di uno dei beni alimentari più preziosi che abbiamo, in questo anno in cui sembriamo l'unico popolo di ladri al mondo ma non è proprio così, in questo ennesimo anno di crisi globale ancora ben visibile a molti, si apre a Milano l'EXPO 2015 un'evento importante per il nostro paese, al quale dobbiamo guardare con fiducia.
L'Expo 2015 è un'esposizione universale che coinvolge 144 paesi e 3 organizzazione internazionale, che attraverso percorsi multimediali, convegni, dibattiti, mostre ed eventi, tratteranno il tema dell'alimentazione e dell'energia del pianeta, un viaggio attraverso culture e popoli, un'opportunità unica aperta al pubblico dal 1 Maggio 2015 al 31 Ottobre 2015.
Qualche settimana fa sono stata contattata con mia grande sorpresa dalla community di Worldrecipes, che altro non è che un ricettario globale, cui possono aderire tutti coloro che si intendono per qualche verso di food e cucina, per scoprire e condividere le ricette e la tradizione culinaria di molti paesi.
Ho deciso di aderire, di partecipare a questa vetrina internazionale e così Home Made è diventato Contributor di Expo worldrecipes. 
Partecipare è semplice, in breve tempo anche tu puoi far parte del grande progetto Expo 2015.



Ed ora.. vorrei augurare un 2015 pieno di felicità, serenità e buone opportunità a tutti quelli che mi seguono o che sono capitati per caso su questa pagina e voglio salutare il 2014 con una ricetta dolce già postata, ma che riscuote sempre un gran successo e che può essere il dolce ideale per il vostro cenone: una torta cioccolato panna e lamponi.
Una torta morbida, golosa, che strizza l'occhio al nuovo anno con un tocco di rosso!


Torta al cioccolato con panna e lamponi


La ricetta la trovate quì

giovedì 6 novembre 2014

Bomba o non bomba!

"Bomba o non bomba.. noi arriveremo a Roma.." così cantava Venditti qualche anno fa, il contesto della canzone non ha nulla a che vedere con il motivo per cui io ne uso l'incipit in questo post e cioè parlare del meteo, delle notissime "bombe d'acqua"e non solo...
Oggi, allerta massima maltempo anche nella capitale, per una perturbazione che ha praticamente bloccato tutta la città: scuole chiuse, tutti serrati a casa (chi ha potuto!), in attesa di vedere il diluvio universale "dal vivo" con tanto di arca di Noè.
Tg che mostrano a ripetizione, quattro o cinque situazioni critiche verificatesi in alcuni punti della capitale, utilizzando il linguaggio del terrore e diciamolo pure, un po' discutibile, tipo l'ormai usatissimo:"bomba d'acqua!".
Eppure nella zona in cui vivo, ci sono stati due episodi di pioggia violenta durati 10 - 15 minuti in tutta la giornata, per il resto poca pioggia, molte nuvole.
C'è stato qualche allagamento, metro chiuse in alcune stazioni e rami caduti per le raffiche di vento, ma in realtà il disagio almeno a Roma, c'è tutte le volte che piove con maggiore intensità o per qualche ora in più ed avviene sempre nelle stesse zone.
Forse bisognerebbe ripulire qualche tombino e potare gli alberi quando splende il sole?
Per fortuna anche stavolta, di Noè nemmeno l'ombra!
Pensando alla parola bomba, che evoca sempre qualcosa di disastroso, ho voluto legarla a qualcosa di gastronomico.. come si fa ogni tanto, parlando di qualcosa di molto appetitoso, invitante, ma non proprio light, la famosa bomba calorica!
Complice la pioggia, il cielo plumbeo e quei quattro o cinque ingredienti base in dispensa, ho preparato qualche brownies al cioccolato con panna montata.
Come trasformare qualcosa di brutto, in qualcosa di buono, in meno di un'ora!
La ricetta la trovate quì.

Brownies panna montata